Ripresa/1. L’Ocse vede l’Italia in crescita nel 2014 e 2015. Ma su disoccupazione e rapporto debito/Pil rimane pessimista
L’Italia cresce, anche se a ritmi più lenti dell’Eurozona. E delle previsioni governative contenute nel Def. Lo rileva l’Ocse, l’Organizzazione dei Paesi dall’economia matura, che oggi ha diffuso l’Economic Outlook 2014/2015. Secondo l’Ocse, il prodotto interno lordo italiano dovrebbe crescere dello 0,5% quest’anno e dell’1,1% l’anno prossimo. Meno di quanto calcola l’esecutivo (rispettivamente +0,8% e +1,3%) e sotto i Paesi che hanno adottato l’euro (+1,2% nel 2014 e +1,7% nel 2015). Il tasso di disoccupazione viene previsto in aumento anche quest’anno, raggiungendo un picco del 12,8% (era all’8,4% nel 2011, al 10,7% nel 2012 e al 12,2% nel 2013) per scendere al 12,5% nel 2015. Anche il rapporto tra debito pubblico italiano e Pil sarà ancora in crescita passando al 134,5% quest’anno e al 134,5% l’anno prossimo: questo rende, sostiene l’Ocse, “il Paese ancora vulnerabile a potenziali scossoni” dei mercati e, di conseguenza, “essenziale continuare con la cautela sui conti pubblici basata sulla riduzione della spesa”