“La Cna ha sempre preferito utilizzare il dialogo ed il confronto democratico. Ora non c’è più tempo. Le imprese hanno deciso di scendere in piazza nela speranza che per molti loro questo non sia l’ultimo acuto”. Con queste parole il presidente provinciale della Cna di Salerno ha presentato, questa mattina nella sede della Camera di Commercio di Via Allende, con i rappresentanti delle altre associazioni di categoria riunite in RE.T.E. Imprese Italia la mobilitazione del 18 febbraio. Una giornata per chiedere con forza al Governo ed al Parlamento una svolta urgente di politica economica. La crisi, la crescita allarmante della disoccupazione ed una pressione fiscale, locale e nazionale, che anche nel 2014 rimarrà a livelli intollerabili, rischiano di prolungare i loro effetti sulle imprese, già stremate da forti difficoltà e provocare un ulteriore impoverimento delle famiglie. Da Salerno partiranno oltre una decina di autobus, messi gratuitamente a disposizione, per consentire anche agli imprenditori ed agli artigiani salernitani di manifestare il loro disagio.
Anche Salerno, quindi, si prepara alla mobilitazione nazionale del 18 febbraio prossimo. Per quella data, RE.T.E. Imprese Italia chiamerà a Roma imprenditori, piccoli e grandi, ed artigiani per chiedere una svolta rapida ed incisiva alle politiche di settore del Governo. Cna, assieme alle altre associazioni, da Confcommercio a Casartigiani, passando per Confesercenti e Confartigianato ha presentato la manifestazione che intende portare in piazza migliaia di persone per denunciare il profondo disagio per le condizioni di pesante incertezza in cui sono costrette ad operare le aziede italiane. Anche la Cna ha organizzato bus gratuiti per consentire ai propri associati di partecipare ala manifestazione. “Abbiamo avuto tantissime richeste di adesione – ha detto il presidente provinciale della Cna di Salerno, Sergio Casola, in occasione della conferenza stampa di presentazione, svoltasi questa mattina alla Camera di Commercio di via Allende – Abbiamo già riempito un bus e contiamo di organizzare altri. Dopo aver pensato solo a lavorare e produrre gli artigiani salernitani vogliono protestare e chiedere maggiore attenzione per i loro problemi. È venuto il momento di scendere in piazza soprattutto per quanto sta accadendo nella nostra provincia. Il caso Essentra, con la chiusura dell’ennesimo stabilimento industriale, deciso dalla sera alla mattina, ha evidenziato la grave crisi del tessuto produttivo che ormai si regge quasi esclusivamente sulle piccole realtà come quelle artigianali. Nonostante le grandi difficoltà il settore continua a crescere. I dati sulle iscrizioni di nuove imprese artigianali ci parla di un bilancio in attivo a differenza di quanto accaduto per industrie e commercio”. 2000 le imprese artigiane nate nel 2013, 1861 quelle chiuse in provincia di Salerno.