Pronta la circolare del MISE per chiarire tutta la questione
Di seguito la dichiarazione di Filippo D’Andrea, Responsabile Nazionale di Cna Benessere e Sanità, rilasciata all’ANSA.
Sviluppo: artigiani Cna soddisfatti per ‘poltrona estetista’
La possibilità per gli estetisti e i parrucchieri di ‘affittare la poltrona’ è ”un’importante novità per rilanciare il nostro mestiere e darà opportunità di lavoro ai giovani in una delle attività tradizionali più diffuse in Italia”. Filippo D’Andrea, responsabile nazionale dell’Unione Benessere e Salute della Cna saluta con estremo favore la novità annunciata dal ministero dello Sviluppo. ”Sono anni – spiega – che lavoriamo per aprire questa strada. Non e’ stato facile ma alla fine abbiamo trovato tutti gli strumenti giuridici per aprire questa opportunità come accade in molti paesi d’Europa e in Usa. In Italia gli acconciatori iscritti all’albo delle imprese artigiane sono circa 70.000 e gli estetisti sono circa 25.000. Con una media di 2 dipendenti a salone gli addetti sono complessivamente circa 200.000. Con la crisi molti saloni si sono trovati hanno poltrone libere. L’acconciatore – spiega D’Andrea – è rimasto solo ed ha una o due poltrone libere. Questa potrebbe così essere un’opportunità per i giovani che vogliono iniziare”. E il prezzo della ‘poltrona’? ”Dipende dal mercato, dal fatturato. Ogni parrucchiere dovrebbe capire quanto fattura ogni poltrona e i costi fissi e stabilire così un prezzo che varia molto sul territorio”. Ma attenzione: ”il contratto d’affitto deve rispettare le leggi di settore, cioè va fatto tra due imprese. L’acconciatore affitta al giovane iscritto all’albo delle imprese artigiane. E questo è importante per evitare contenziosi: tipo non si puo’ licenziare un dipendente per poi affittargli la poltrona. Di questo si è a lungo discusso con sindacati con i quali si è poi firmato un avviso comune”.