Crisi. L’anno scorso calato ai minimi dal 2005 il numero delle imprese

Rimane positivo il saldo tra nascite e chiusure. Ma per l’artigianato è un bagno di sangue: nel 2013 perde 28mila unità, il 2% dell’intero settore

In Italia anche nel 2013, nonostante la crisi, è stato aperto un numero di imprese maggiore di quelle chiuse. Ma il saldo positivo è il più basso dal 2004. Lo rileva Movimprese. Nel dettaglio, sono state aperte oltre 384.400 imprese, circa 600 in più del 2012. Ne hanno chiuso, viceversa, poco più di 371.800, quasi 7mila in più dell’anno precedente. Il saldo, quindi, è rimasto con il segno più per 12.681 imprese, ma si tratta del dato peggiore a partire dal 2004. In particolare, la crisi ha colpito l’artigianato, che ha perso quasi 28mila imprese, poco meno di due punti percentuali della sua base produttiva, la contrazione in assoluto più significativa rilevata da Movimprese nella sua storia. Di conseguenza, è calato al minimo dal 2005 anche il numero complessivo delle imprese, scese a 6.061.960.