Bene i primi interventi, il Parlamento rafforzi, però le misure fiscali Secondo R.ETE. Imprese Italia i primi interventi nei confronti delle imprese danneggiate dal sisma, sicuramente di segno positivo, oltre a trovare conferma dopo la fase di emergenza, devono essere rafforzati, in primo luogo, allungando di un congruo tempo i termini della sospensione per gli adempimenti fiscali che scadrebbero il prossimo 30 settembre. e misure favorevoli contenute nel recente decreto legge vanno rese ancor più efficaci, evitando l’obbligo di applicazione delle ritenute sulle buste paga dei dipendenti residenti nei comuni colpiti dal sisma così come deciso per le imprese investite dal terremoto in Abruzzo nel 2009. L’incremento del reddito disponibile dei residenti nelle zone interessate dal sisma potrebbe costituire un volano importante per la ripresa. In sede di conversione andrà, inoltre, chiarito che la sospensione degli adempimenti e versamenti fiscali interessa anche i contribuenti che, sebbene residenti fuori dai Comuni coinvolti dal sisma, sono assistiti da intermediari che operano in quei territori, anche in questo caso come fatto per l’Abruzzo. R.ETE. Imprese Italia è convinta che il Parlamento saprà introdurre le necessarie modifiche per fare chiarezza sulle disposizioni fiscali e dare così certezza ad imprese e cittadini.