Il 18 febbraio avrà luogo a Roma, a Piazza del Popolo, “Senza Impresa non c’è Italia, Riprendiamoci il futuro”, la mobilitazione generale delle imprese promossa dalle cinque organizzazioni aderenti a Rete Imprese Italia: Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti. E’ previsto l’arrivo di decine di migliaia di imprenditori da tutta Italia, che chiederanno con forza una svolta concreta nella politica economica del Paese. Le adesioni aumentano di giorno in giorno.
Alla manifestazione interverranno, a partire dalle ore 12, i presidenti delle cinque associazioni: Marco Venturi (Portavoce di Rete Imprese Italia e Presidente di Confesercenti), Daniele Vaccarino (Cna), Giacomo Basso (Casartigiani), Carlo Sangalli (Confcommercio) e Giorgio Merletti (Confartigianato).
La complessa situazione politica non deve infatti oscurare il disagio profondo dell’economia reale: negli ultimi cinque anni hanno chiuso circa 1.000 aziende ogni giorno, la ricchezza prodotta dal nostro Paese è diminuita del 9%, la disoccupazione è raddoppiata, passando dal 6,4% al 12,7% per un totale di 1,2 milioni di disoccupati in più. Nel frattempo, la pressione fiscale ha raggiunto il 44,3% del PIL (e resterà sopra il 44% per molto tempo) mentre quella “legale” (su ogni euro di PIL dichiarato) si aggira intorno al 54%.
Il mondo dell’impresa diffusa, dell’artigianato e del terziario di mercato, che rappresenta il 94% del tessuto produttivo dell’Italia e ne è il principale motore contribuendo per il 62% al valore aggiunto, chiede subito un cambio di rotta e risposte concrete per uscire da una crisi che lo ha colpito duramente: l’incidenza della tassazione sui profitti ha raggiunto il 66%, il 20% in più della media europea, mentre la burocrazia costa alle PMI 30 miliardi di euro l’anno e il credito è in calo dal 2011. Rete Imprese Italia sottoporrà all’attenzione della politica alcune proposte attuabili rapidamente, che possano ripristinare un clima positivo e di maggior fiducia nel futuro.